venerdì 20 gennaio 2012

Alla fine.

 Vi salutiamo in anticipo, prima dell'ultimo racconto, con un'avvincente intervista doppia, per fare un bilancio del progetto 'Imagine a story'.




Abbiamo rispettato la nostra tabella di marcia.
Siamo state puntuali, ordinate e abbiamo mantenuto le nostre promesse.


Abbiamo preso una decisione: l'ultimo racconto, quello che chiuderà il progetto di 'Imagine a story', arriverà in ritardo.
Abbiamo deciso di lavorarci come si deve, e per questa ragione verrà pubblicato martedì 31 gennaio 2012 (data da destinarsi).

Questo è il momento di tirare le fila del progetto.


Per farlo, ci auto-intervistiamo, domandandoci come sia andata questa avventura.









'Com'è andata questa avventura?'

Ju: Meglio del previsto! Paola è riuscita a rispettare le scadenze, già questo è un ottimo risultato! (Non uccidermi lo dico con affetto!)

Pao: Penso sia andata molto bene. Sinceramente non ci avrei scommesso nemmeno un euro sulla puntualità, ho dovuto ricredermi. Ci siamo impegnate entrambe molto, abbiamo lottato contro il tempo e contro lo stress, contro la mancanza di idee e spesso di mezzi. Tirando le somme sono veramente soddisfatta, sia del mio lavoro che di quello di Ju, ci siamo comportate come un grande team.




'Divertite?'

Ju: Tantissimo. Non mi dispiacerebbe andare avanti per un'altra decina di racconti.

Pao: Mi sono divertita molto. Trovo veramente interessante osservare come attraverso forme d'arte così differenti si possa raggiungere e centrare spesso lo stesso obiettivo, rivedo le mie foto in tutte le storie di Ju (e viceversa ovviamente) e mi emoziona vedere come si completino a vicenda.




'Quel che avete imparato da questa esperienza:'

Ju: Ho imparato una lista notevole di veleni e il modo in cui agiscono, come funziona il disturbo della doppia personalità, e ho imparato a non lasciare mai le chiavi nel giaccone.

Pao: Ho imparato a pensare in termini di racconto. Le mie fotografie hanno sempre avuto ad oggetto gesti e persone, ma in un maniera completamente decontestualizzata. Con questo progetto, cercando inizialmente di ricalcare le atmosfere narrate da Ju, ho invece imparato a creare delle situazioni che potessero successivamente prendere vita. Ho imparato anche moltissimo sulla progettazione di una singola foto, dell’importanza del mock up preparatorio, che fuga qualsiasi dubbio sulla fattibilità dell’idea. Beh devo dire che mi è stato fotograficamente parlando molto utile.





'Altro?'

Ju: Avere pazienza, con me stessa, più che altro. Non forzare i racconti, lasciare che arrivino da soli, si prendano il loro tempo, trovino il loro giusto finale.

Pao: Mi pare di aver scritto abbastanza no? Attenzione che sono parecchio logorroica e se prendo il via non c’è modo di fermarmi.



'Come vi siete trovate a lavorare in coppia con l'altra?'


Ju: Benissimo. Paola è piena di sorprese. Nella seconda metà del progetto, quando prima arrivava la foto e poi io scrivevo la storia, le foto arrivavano sempre all’ultimo, ma non sono mai rimasta delusa (certo, ho sfiorato picchi di nevrosi mica da ridere eh, Paola! Sempre con affetto, ovviamente, non vorrei che ti vendicassi con l'ultimo racconto!) 

Pao: Benissimo, ma già lo sapevo. Non è la prima volta che collaboriamo, anche se è la prima volta che lo facciamo con dei “media” verso cui siamo particolarmente predisposte. Personalmente questo progetto mi è servito da stimolo, il mio obiettivo primario era di creare una fotografia che piacesse a me e a Ju nello stesso tempo, il desiderio di non deludere le sue aspettative nelle mie capacità mi ha spinto ulteriormente a cercare di mantenere un alto livello qualitativo nelle mie foto.



'Vi scambiereste di posto per un progetto uguale a questo?'

Ju: Sto bene così, grazie. 

Pao: Mai nella vita, non sono in grado di scrivere una storia!




'Difficoltà incontrate sulla via?'

Ju: Le scadenze come prima cosa. La mancanza di fantasia, certe volte, anche se alla fine ce la siamo sempre cavata, bene o male. I personaggi. Alcuni mi stanno ancora antipatici. Constance mi ha fatto impazzire, non riesco a sopportare che l'abbia fatta franca. Prima o poi la sistemerò come si deve.


Pao: Tante. A volte la cosa si è fatta anche parecchio frustrante. Mi sono trovata spesso con poche idee e quelle poche che avevo erano troppo complesse da realizzare, o troppo costose. Anche i tempi stretti sono stati fonte di diverse ansie.





'Siete riuscite a restare amiche dopo questa impresa?'

Ju:  .....

Pao: Ci siamo cordialmente odiate e amate.



'Dì qualcosa a Pao/Ju'

Ju: Prima cosa - spiega a Luca che mi dispiace, ti ho rubato la vita per qualche mese! Seconda cosa - la prossima volta ci troviamo un vero intervistatore. 

Pao: Ti voglio bene, nu nu nu nu.



Bene. Con questo possiamo chiudere.
Ci 'rivediamo' il 31 gennaio, con il finale di 'Imagine a story'.









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